E’ stato approvata l’8 gennaio, durante la riunione tecnica dedicata a combattere il cyberbullismo, la prima bozza del Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. Il codice sarà in consultazione pubblica per 45 giorni sul sito www.sviluppoeconomico.gov.it e in questo periodo è possibile inviare osservazioni e suggerimenti all’indirizzo mail che si trova indicato sul sito.
Al tavolo, presieduto dal Vice Ministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà, partecipano rappresentanti delle Istituzioni (Mise, Agcom, Polizia postale e delle comunicazioni, Direzione Centrale della Polizia Criminale, Autorità per la privacy, Garante per l’infanzia e Comitato media e minori), delle Associazioni (Confindustria digitale, Assoprovider ecc.) e degli operatori (Google, Microsoft ecc.). (fonte: www.sviluppoeconomico.gov.it).
Bozza del Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo (pdf, 100 kb) (da www.sviluppoeconomico.gov.it)
I principali quotidiani hanno parlato del codice e su Italia Oggi si legge:
“D’altra parte una grossa mano se la deve dare l’interessato, che deve abituarsi alla massima prudenza in rete. Il codice incentiva campagne di formazione e informazione sull’uso consapevole della rete: insomma che almeno i cyberbulli siano messi sul chi va là e si rendano conto di poter essere scoperti e che le vittime possano conoscere le possibilità di difesa”. (Italia Oggi del 9 gennaio 2014)
Di: Letizia Mannino
Finalmente! Anche se non mi è ancora ben chiaro in cosa consista l’autoregolamentazione.Se parliamo di minori è difficile chel’interessato si “dia una grossa mano”. Se nuovi interventi non pubblicizzano in modo adeguato le nuove iniziative, se il Miur non lancia una adeguata campagna di informazione e formazione dei docenti così che la scuola solleciti anche i genitori, tutto questo servirà solo a qualcuno per dire che è stato fatto qualcosa…