Secondo un documento realizzato dal Centro per la Salute del Bambino Onlus di Trieste la soluzione ad un uso eccessivo delle tecnologie non è vietarle perché è vero che possono essere pericolose ma sono anche utili; piuttosto occorre insegnare a bambini e adolescenti ad utilizzarle in modo corretto. I bambini fin da piccolissimi vanno coinvolti in diverse attività come lettura, musica, gioco con gli amici, sport, così che internet diventi una delle possibili alternative a cui dedicarsi, con cui passare il tempo, e non quella provilegiata se non esclusiva.
Importante anche non usare smartphone e tablet come babysitter elettronici perché questa abitudine può risultare controproducente per lo sviluppo sociale ed emotivo del bambino. A sostegno viene citata una ricerca pubblicata su Computers in Human Behavior, secondo cui un eccessivo uso di dispositivi digitali sostituendosi alle occasioni di scambio faccia a faccia ridurrebbe le capacità di relazione nonché quella empatica cioè di riconoscere le emozioni dell’altro.
Spiega il pediatra Giorgio Tamburlini, coordinatore del documento italiano e responsabile scientifico del Centro per la Salute del Bambino: «I genitori di oggi per fortuna conoscono e usano per primi le tecnologie digitali, pertanto per loro non è difficile “stare al passo” con i bambini e i ragazzi. Occorre, però, stare in guardia. Se il figlio per stare al computer o al cellulare trascura il gioco con gli amici, e se quando lo si chiama perché interrompa i passatempi digitali e partecipi alla vita di famiglia non si limita a sbuffare ma assume un atteggiamento oppositivo, significa che la tecnologia sta avendo il sopravvento e rischia di diventare un’attività poco “sana”. Purtroppo i genitori sono spesso presi da altro e non si rendono conto se un bambino o un adolescente passa troppo tempo di fronte a uno schermo».
Fonte Corriere della Sera – Salute, Giovanissimi: le dosi «pediatriche» per tablet e smartphone
Di: Letizia Mannino