Il tempo trascorso in casa è prevalentemente impegnato con le tecnologia come computer, videogame e TV. Un ragazzo su cinque dichiara di passare da una a due ore al giorno giocando con i videogame. In merito al controllo da parte dei genitori emerge che il 67% controlla quanto tempo vi trascorrono i ragazzi ma la percentuale è scesa rispetto all’anno scorso dove era al 77%. Da segnalare comunque che il controllo dei genitori è maggiore quando i figli sono piccoli per diminuire con la loro crescita.
Diffuso il problema della sedentarietà, il 63% cammina meno di 30 minuti al giorno e di questi, il 28% lo fa per meno di 15 minuti. Quasi due su cinque vanno a scuola o alle attività extrascolastiche accompagnati in macchina da un familiare e gli altri si muovono utilizzando mezzi pubblici, a piedi o con la bicicletta.
Purtroppo non mancano i dati sui fenomeni di esclusione. Secondo i dati rilevati dai genitori al 25% dei bambini è capitato di essere escluso o di assistere all’esclusione di un amico mentre faceva attività fisica o giocava all’aperto; in generale il motivo viene attribuito alla differenza di età e di competenze. Però emergono come motivi di discriminazione anche il sovrappeso o l’obesità, la disabilità o l’appartenenza etnica. Riguardo quest’ultima è interessante notare la discrepanza tra il 18% dei genitori che ritengono che il prooprio figlio o un amico sia stato escluso per questo motivo e la percezione dei figli dove solo il 9% ritiene che ci sia questa motivazione.
Infine qualche dato su cosa rende felici i ragazzi dove tra le attività si trova uscire con gli amici e le attività di gioco e socializzazione. Ma anche giocare con mamma e papà è un attività considerata piacevole. Anche in questo caso è interessante la discrepanza con la valutazione dei genitori che in percentuale minore ritengono che ai figli piaccia giocare con loro.
Rapporto ‘Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi’
Di: Letizia Mannino