In occasione della “Giornata mondiale delle bambine” (11 ottobre) istituita dall’Onu e quet’anno dedicata al tema “Innovare per l’educazione delle bambine”, l’Unicef ha presentato alcuni dati riguardanti l’opportunità, ad oggi, di frequentare la scuola per le bambine e adolescenti nel mondo. Infatti, secondo l’Unicef, nonostante il numero delle bambine che non ha una istruzione sia diminuito, ancora a troppe ragazze, in tutto il mondo, vedono negata un’istruzione di qualità e la possibilità di sviluppare il proprio potenziale.
Alcuni dati sull’istruzione al femminile e sue implicazioni:
► L’aumento di un punto percentuale nell’istruzione femminile alza la media del livello del PIL di 0,3 punti percentuali e fa aumentare in media il tasso di crescita annuale del PIL dello 0,2%.
► Le ragazze rappresentano il 55% dei 28,5 milioni di bambini in età da scuola primaria che non frequentano la scuola e che vivono in paesi colpiti da conflitti. Durante i conflitti armati, le ragazze sono le vittime colpite più duramente: spesso subiscono stupri o altre violenze sessuali che avvengono durante i conflitti armati.
► Nel 2010, solo il 59% delle ragazze provenienti da famiglie a basso reddito, e iscritte alla scuola primaria, hanno completato il ciclo di studi, rispetto alla media mondiale del 76%.
► Un bambino nato da una mamma che sa leggere ha il 50% di possibilità in più di sopravvivere oltre i 5 anni; ogni anno in più di istruzione della madre riduce le probabilità di mortalità infantile dal 5 al 10%.
► L’istruzione delle bambine è una delle strategie più efficaci per prevenire i matrimoni precoci, soprattutto se gli studi continuano fino alla scuola secondaria. Quando una ragazza frequenta la scuola secondaria ha 6 volte meno probabilità di sposarsi prematuramente.
Fonte: http://www.unicef.it/doc/5030/giornata-internazionale-delle-bambine-2013.htm
Di: Letizia Mannino
E’ vero che “l’istruzione può trasformare la vita delle ragazze”( come afferma A. Lake direttore generale dell’Unicef). Vorrei tuttavia riflettere sulla situazione in Italia dove l’istruzione alle donne è garantita ed hanno pertanto la possibilità di studiare ed arricchirsi umanamente. Tuttavia una cultura diffusa che continua a vedere vincente la ragazza bella, la donna apprezzata dallo sguardo degli uomini, quanto spinge le ragazze a puntare su doti personali di intelligenza? Molte ragazze in Italia studiacchiano e non hanno un forte senso di fiducia nel valore delle doti intellettuali. Perchè?