Con l’emergenza Coronavirus si stanno modificando tutte le abitudini  e anche le relazioni affettive devono adeguarsi. Se tutto va bene nelle prossime settimane si riprenderanno progressivamente alcune attività ma sarà ancora necessario usare i distanziamenti fisici per prevenire la circolazione del virus.

E a proposito di cambiamenti sembra che alcune app di dating invitano gli utenti a conoscersi meglio on line e di rinviare l’incontro al dopo pandemia. A New York sono temporaneamente sospesi i matrimoni, al Nord d’Italia chi ha deciso di sposarsi nonostante la pandemia lo ha fatto con mascherina e senza invitati.

In questo periodo è difficile conoscere persone e ancor più ‘uscire insieme’, darsi un appuntamento. Nel caso ci si dovrà vedere a distanza… e sembra un paradosso…

Quanto citato fin adesso riguarda l’incontro, la formazione del rapporto.

Poi ci sono le coppie già formate, che convivono o sposate, con e senza figli. In questo caso cambiano le regole relazionali e della vita dentro casa. Fino a poco tempo fa le coppie nelle quali entrambi i partner lavorano,  erano, generalmente , abituate a vedersi la sera o i giorni festivi. Oggi in molti casi si lavora da casa e si passa la giornata nello stesso luogo; è quindi  necessario pianificare tutto.  Se ci sono i figli andrà ripensata la gestione familiare  in relazione alle loro età. Anche bambini e ragazzi sono a casa e quindi oltre ad organizzare il tempo di studio occorre pensare anche quello di svago per i più piccoli. Conciliare tutto non è semplice. Tanto più che quando parliamo di coppie e famiglie si aprono scenari molto vari e diversi. Ogni nucleo familiare si trova ad affrontare  l’emergenza coronavirus con la sua storia, la sua specifica condizione emotiva, relazionale ed economica. Sulla qualità della nuova suddivisione degli spazi incidono diversi fattori, tra cui evidentemente anche  la dimensione della casa e quanto quest’ultima permette l’organizzazione degli spazi secondo le esigenze di ciascuno. Ma pesa anche la flessibilità e la capacità di adattamento dei componenti della famiglia. L’equilibrio di molte coppie si basa anche sui ritmi abituali in cui gran parte delle ore della giornata vengono trascorse fuori casa per ritrovarsi  quando si rientra la sera. Oggi è tutto diverso. Quindi è evidente che non sarà lo stesso se una famiglia vive in una casa piccola o in una casa grande e ampia.

Ma anche chi avesse una villa seppure non avrà il problema dello spazio, dovrà comunque  riorganizzarsi per trovare il tempo e un luogo dove per ogni attività che i membri della famiglia devono svolgere. I genitori dovranno da una parte ritagliarsi un angolo per poter lavorare e contemporaneamente tenere d’occhio i figli in particolare se ancora piccoli.

Però è importante considerare che i cambiamenti descritti non è detto che costituiscano solo un problema. La necessità di riorganizzarsi può anche portare a dei miglioramenti. Per esempio in queste settimane diversi articoli dei quotidiani sono dedicati a come l’emergenza pandemia sta aiutando a modificare la suddivisione dei ruoli tra padri e madri. I papà che devono rimanere a casa scoprono l’impegno di seguire i figli: la fatica ma anche il positivo di sentirsi maggiormente un riferimento per i bambini. E in particolare nelle situazioni in cui è il papà che lavora da casa mentre la mamma continua a lavorare all’esterno, questa inedita esperienza  permetterà ai padri di comprendere meglio il carico abituale della moglie.

Inevitabile che laddove il clima relazionale è sereno e c’è armonia l’emergenza coronavirus potrà risultare più affrontabile, anche se non esente da difficoltà. Infatti quando le relazioni in famiglia sono distese e tranquille ci può essere maggiore collaborazione per potere affrontare i disagi che può presentare l’emergenza coronavirus. Mentre laddove sono già presenti tensioni o conflitti bisogna vedere che forma prendono in questo periodo; se vengono attenuati dai nuovi ritmi di vita che impone l’emergenza o se invece vengono amplificati.

In tutti i casi è sempre bene cercare di non esasperare le tensioni. In questo momento può essere opportuno evitare le discussioni rinviandole  a una fase successiva. Per adesso bisognerebbe  cercare di promuovere il dialogo e la comunicazione. E se il nervosismo aumenta meglio fermarsi e rinviare il chiarimento a quando entrambi i partner hanno ritrovato una maggiore calma.

Il periodo è difficile. Ma  c’è una quota di difficoltà che ci riguarda tutti e un’altra individuale. Ricondurre eventuali stati di nervosismo e insofferenza semplicemente al coronavirus potrebbe essere riduttivo perché la reazione di ciascuno risentirà di diverse variabili tra cui quella personale. Tenere presente questo aspetto aiuta a non spiegare gli stati di disagio avvertiti esclusivamente con la situazione imposta dal coronavirus, ma tentare invece una comprensione più articolata che tenga conto della risposta individuale allo stato attuale delle cose. Pertanto tanto più ciascun componente della coppia riesce a comprendere i suoi sentimenti verso la situazione e più facilmente potrà parlarne e aiutare gli altri componenti della famiglia a comprendere eventuali difficoltà. Essere chiari aiuta a prevenire equivoci e fraintendimenti. E per affrontare meglio l’emergenza in corso serve pazienza, capacità di mediazione, sensibilità e comprensione.

Alcune indagini hanno rilevato che in Cina nel periodo post quarantena c’è stato un aumento dei divorzi. Probabilmente se alcune coppie non avessero agito mentre ancora si trovavano in una condizione di stress avrebbero potuto verificare la possibilità di recuperare il rapporto. E’ difficile tenere conto di tutti gli elementi che entrano in gioco. Ma certamente va ricordato che non ci si ritrova tutti a casa perché in vacanza. E quindi lo stato di stress inizia dall’effetto che fa a ciascuno ritrovarsi nella situazione attuale; che come abbiamo già ricordato non è uguale in tutte le regioni, non è uguale per tutte le persone (pensiamo ad esempio a chi ha perso il lavoro o a chi teme per la sua salute), non è uguale per tutte le famiglie.

Quanto descritto merita ulteriore attenzione se ci sono figli.  Il dialogo e la mediazione vanno esercitati con particolare riguardo verso di loro.

La famiglia deve cercare di trovare un nuovo temporaneo equilibrio. Non sappiamo ancora quanto tempo richiederà la gestione della pandemia. Quindi dobbiamo provare ad essere speranzosi ma contemporaneamente cauti e prudenti.

Foto Pixabay

 

 

Di: Letizia Mannino

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