Nei giorni scorsi diversi quotidiani hanno parlato del 15° Rapporto di Save the Children sullo Stato delle Madri nel Mondo che ha analizzato le condizioni di mamme e bambini in 178 paesi: le nazioni in fondo alla classifica negli ultimi anni hanno vissuto un conflitto o una catastrofe naturale.
In testa alla classifica dei paesi dove lo stato di salute della madre, il livello di istruzione, le condizioni economiche, politiche e sociali garantiscono il benessere alle mamme e ai loro figli si trova il Nord Europa con Finlandia, Norvegia e Svezia.
L’Italia, quest’anno, si porta dal 17° posto all’11°; cambiamento dovuto, secondo l’indagine, essenzialmente alla’aumento della presenza delle donne al governo. (passato dal 20,6% della scorsa edizione al 30,6% dell’ultima).
Colpisce il confronto tra i paesi ricchi e i paesi in via di sviluppo dove se in Svezia (3° posto) una donna su 14.100 rischia di perdere la vita per cause legate alla gravidanza o al parto, in Chad (170° posto) accade ad una su 15. Un bambino su 5 in Sierra Leone (172°posto) rischia di morire prima di aver compiuto 5 anni, mentre in Islanda corre questo rischio solo uno su 435 (4° posto).
Il 15° Rapporto sullo Stato delle Madri nel Mondo esamina in particolare l’impatto delle crisi umanitarie sul benessere e la sopravvivenza delle madri e dei loro bambini.
Di: Letizia Mannino