Nella stessa udienza Papa Francesco, parlando dei figli dice: ‘Quanto più si cerca compensare la situazione con regali emerendine, tanto più si perde il senso delle ferite verso i figli. Parliamo molto di disturbi comportamentali e di salute psichica: ma cos’è la ferita dell’anima? Sentiamo il peso della montagna che schiaccia l’anima di un bambino nelle famiglie in cui ci si tratta male e ci si fa del male, fino a spezzare il legame della fedeltà coniugale? Quale peso ha nelle nostre scelte? Quanto pesa?”. (da Discorso Udienza Generale del 24 giungo).
In un articolo publicato dal quotidiano ‘La Repubblica’ il 25 giugno dal titolo ‘Il Papa e i separati “In alcuni casi necessario separarsi” con argomento il discorso del Papa viene riportato il commento del Presidente di Gesef – Associazione genitori separati dai figli, secondo il quale quando il bambino diventa uno strumento contro l’altro il danno maggiore si fa al figlio ed è per questo che l’associazione si batte per il dirtto alla bigenitorialità.
Commenta anche il presidente dell’AMI – Associazione Matrimonialisti Italiani – Gian Ettore Gassani per il quale non si possono usare i figli come merce di scambio, come terreno di vendetta e spiega come l’Associazione stia cercando di evitare la strumentalizzazione dei figli anche attraverso la mediazione familiare.
Due temi quindi al centro dell’attenzione, la coppia, la famiglia e i figli. Come messo in evidenza in più occasioni, il problema non è tanto la separazione. Ci sono famiglie dove i genitori stanno insieme ma tuttavia non c’è attenzione verso i figli, o tra i partner, mentre al contrario la separazione non sempre corrisponde a una perdita di cura e centralità verso bambini e regazzi. Certo la separazione è quasi sempre un dolore più o meno grande per i figli. E’ una scelta che li coinvolge ma che, anche quando sono più grandi, spesso non è condivisa o capita. Le parole del Papa sono interessanti e importanti perchè fanno cogliere come molte delle ferite della famiglia è la famiglia stessa che se le infligge attraverso i comportamenti dei suoi componenti, attraverso la difficoltà o indisponibilità a comunicare, a confrontarsi con rispetto anche quando le cose non vanno bene, anzi proprio quando il rapporto non va bene. Per comprendere queste dinamiche è importante porre attenzione sulle caratteristiche di ciascun partner e sulla relazione di coppia; attraverso questa conoscenza si può cercare di capire cosa può portare a ‘strumentalizzare’ un figlio, ad allontanarlo da un genitore o a vedere una persona con cui si ha avuto una storia d’amore come un nemico da ‘ferire’. In caso contrario si corre il rischio di considerare la conflittualità come una delle possibili complicazioni della separazione mentre spesso è, ancor prima, la manifestazione di una relazione poco ‘funzionale’ tra i partner di alcune coppie.
Di: Letizia Mannino