In occasione della ricorrenza della “Giornata mondiale delle bambine” (11 ottobre) istituita dall’ONU è stato presentato a Roma il dossier “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo 2013” curato da Terres des hommes, e realizzato all’interno della campagna Indifesa.
Nel suo intervento durante la conferenza per la presentazione del rapporto il viceministro al lavoro e alle politiche sociali con delega alle pari opportunità Maria Cecilia Guerra ha toccato temi strettamente legati alla violenza come gli sterotipi di genere, “radicati non solo nella cultura e nella società, ma anche nell’economia”, e la povertà, “un fenomeno che coinvolge soprattutto le famiglie con minori e non comporta solo disagi economici”. Inoltre il viceministro ha ribadito che: ”occorre prevenire la violenza, non solo combatterla”.
http://www.minori.it/minori/violenza-di-genere-dossier-indifesa
Alcuni dati emersi dal’indagine:
-Malnutrizione e mortalità. Nel mondo 16 milioni di bambine e adolescenti diventano madri prima che il loro corpo sia pronto per la maternità.
-In India tra il 2001 e il 2011 il decremento delle bambine nella fascoa 0-6 anni nelle zone rurali è stato tre volte maggiore di quello nelle città. Secondo l’Associazione che ha curato l’indagine questo dato proverebbe che il ricorso all’infanticidio e l’aborto selettivo non sono affatto caduti in disuso.
-Educazione. 68 paesi nel mondo non hanno ancora raggiunto la parità di genere nell’educazione elementare. Dei 775 milioni di adulti analfaberi, 2/3 sono donne.
-Bambine al lavoro. Oltre 11 milioni di bambine lavorano come domestiche e tra loro 7,5 milioni sono costrette a lavorare in casa di estranei come schiave domestiche, sottoposte quindi ad abusi psicologici e fisici.
-Femminicidio. In Italia oltre ai casi di minorenni uccise dai “fidanzati” vanno ricordate le ragazze e bambine uccise dai padri o persone della famiglia. Dal 2000 al 2012 le minorenni vittime sono state 140, di cui 114 vittime dei propri parenti.
-Reati contro le bambine. Secondo i dati forniti dalle Forze dell’Ordine i reati a danno dei minori sono in aumento e la percentuale maggiore riguarda il sesso femminile. Inoltre è preocccupante l’aumento dei reati di atti sessuali con minorenni. Il numero delle vittime è cresciuto del 204% rispetto all’anno precedente di cui il 78% sono bambine e adolescenti. Un aumento drammatico riguarda la pornografia +370%, a danno di 108 minori di cui il 69% femmine.
Fonte: http://www.indifesa.org/
Purtroppo ancora una volta indagini che parlano di violenza, mancanza di cure; in questo caso prevalentemente a danno di bambine e adolescenti. Anche da questi dati emerge che la violenza e trascuratezza spesso avviene in famiglia o comunque la famiglia non riesce a svolgere una funzione di protezione del minore. Condivisibili le parole del viceministro… la violenza va prevenuta…
Di: Letizia Mannino