Tutti gli articoli di Letizia Mannino

Le figlie dell’India

D – Repubblica dedica un articolo all’”India senza figlie”. I dati emersi dal Censimento annuale delineano un quadro con il 61% di maschi e il 39% di femmine in grado di sopravvivere dopo il primo anno di vita.

“Quei tabulati scientifici mostrano al di là di ogni dubbio che la predominanza numerica maschile non è una tendenza genetica, né solo l’esito degli aborti mirati dopo l’ecografia, come sostenevano gli studi del passato: sono 23 ogni 1000, in India, le bambine decedute dopo poche settimane di vita, contro la media del 14 per mille tra i neonati maschi: sono i numeri di un silenzioso e costante genocidio “di genere”, conseguenza diretta di vessazioni quotidiane tra le mura domestiche, di attitudini culturali, di condizioni sociali disagiate, di interpretazioni religiose”.

Fonte: D – Repubblica – Leggi l’articolo

Scritto da: Letizia Mannino

Corte Costituzionale: cade il divieto per l’eterologa

Il 10 aprile la Corte Costituzionale ha abrogato gli articoli della Legge 40 che vietavano la fecondazione eterologa in Italia.

L’argomento è complesso perchè comprende numerosi aspetti: bioetici, biologici, genetici, medici, giuridici, sociali, relazionali, affettivi, solo per citarne alcuni.

I pareri sulla fecondazione eterologa e in merito alla decisione della Corte Costituzionale si stanno susseguendo e sono contrastanti.

Il Messaggero ha pubblicato due interviste: una a U. Veronesi favorevole, all’eterologa e l’altra ad A. Vescovi, che di dichiara contrario.

Intervista a U. Veronesi

Intervista a A. Vescovi

La complessità del tema rende difficile considerare tutti gli aspetti che vi sono coinvolti. Talvolta, infatti, i pareri espressi sembrano concentrare l’attenzione più su alcuni argomenti piuttosto che su  altri; ad esempio in alcuni casi viene posta l’attenzione più sul diritto di essere genitori e in altri sulla tutela dei diritti del nascituro.

Nelle interviste riportate Veronesi sembra considerare fra gli aspetti prioritari il diritto di essere genitore e all’autodeterminazione (anche nel caso di infertilità assoluta) e la possibilità di far uso della tecnica dell’eterologa al fine di accogliere questo desiderio/diritto. Invece, la posizione contraria di Vescovi sembra nascere più da motivazioni di tipo biologico/genetiche e emotivo/relazionali; inoltre, dal suo punto di vista, è come se l’eterologa in realtà non costituisse la realizzazione del desiderio di un figlio come progetto della coppia tant’è vero che parla di figli con un solo genitore.

Scritto da: Letizia Mannino

Relazione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

 

Come ogni anno, il 10 aprile, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescanza Spadafora ha presentato in Parlamento la relazione sul lavoro svolto dell’Authority.

“E’ ancora la crisi a condizionare la vita di molte famiglie. I tagli alle risorse e le mancate attenzioni da parte della politica continuano ad alimentare emergenze sociali gravi. Ma, nonostante tutto, c’è un Paese nuovo da costruire con la responsabilità di tutti, insieme alle nuove generazioni. Il lavoro del Garante, il suo girare l’Italia ed incontrare anche molte ragazze e ragazzi, ci racconta la speranza ed i sogni che possono cambiare il futuro dell’Italia.”   Fonte: www.garanteinfanzia.org

Per approfondire:

Relazione 2014 “Crisi, diritti, responsabilità – c’è un’altra Italia da costruire insieme”

Scheda sondaggio

Scritto da: Letizia Mannino

Sentimenti e social media

Il Magazine Time ha pubblicato di recente uno studio dal quale emerge che sono gli uomini a utilizzare maggiormente i social media. Per alcuni, infatti,  risulterebbe più facile condividere sentimenti on line piuttosto che parlarne di persona con il partner.

Il Time ricorda che tuttavia i social media non portano solo crisi. Ad esempio uno studio del Pew Reasearch Center ha rivelato che le conversazioni online aiutano a risolvere  conflitti per il 41% delle coppie fra i 18 e i 29 anni.

Fonte TMNews – Leggi la notizia

Scritto da: Letizia Mannino

Twitter nella coppia

Una ricerca dell’Università del Missouri condotta su 581 utenti di tutte le età e pubblicata sulla rivista CyberPsychology, Behavior, e Social Networking ha rivelato che chi utilizza twitter è più soggetto a liti, infedeltà e rotture.  Russel Clayton, uno studente di dottorato presso l’ateneo americano, che ha condotto lo studio spiega che: “Sulla base dei risultati chi è più attivo nel ‘cinguettare’ è anche più incline ad avere conflitti con la persona amata, dal tradimento emotivo o fisico, fino alla rottura e in qualche caso al divorzio”.

 Fonte: Adnkronos – Leggi l’articolo

Scritto da: Letizia Mannino

Gli adolescenti si fidano dei genitori

Un articolo pubblicato dalla “27settesima ora” del Corriere della Sera anticipa alcuni dati emersi dall’indagine Doxa che verrà presentata domani in Parlamento durante l’annuale relazione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora.

Sei adolescenti su 10 si fidano dei genitori più che degli amici, dei fratelli, degli insegnanti ecc. è quanto emerge dalle 600 interviste rivolte a ragazzi tra i 14 e i 17 anni.

E’ vero che c’è il computer, lo smartphone, i social network, gli amici reali e virtuali ma un ragazzino su tre vorrebbe trascorrere più tempo con i genitori.

Fonte: Corriere della Sera – La 27esimaora – Leggi l’articolo

Interessante quanto risulterebbe dall’indagine perchè pone la domanda se sono i figli, come talvolta sembra emergere, che non vogliono passare il tempo con i genitori o sono quest’ultimi che non possono passare più tempo con i figli; finendo, magari senza rendersene conto, per allontanarli…

Scritto da: Letizia Mannino

Alcol, in Italia aumenta il consumo dannoso

In occasione dell’Alcohol Preventione Day promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è stata illustrata la tendenza del consumo di alcol in Italia.

Recentemente fra gli adolescenti è emersa una pericolosa moda che consiste in una gara: chi beve di più ripreso da una telecamera che manda in rete il filmato.

L’abuso di alcool riguarda anche gli adulti ma spiega Emanuele Scafato dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di SanitàI teenager non dovrebbero bere, perché sono più vulnerabili, a quell’età questa sostanza non viene metabolizzata dall’organismo. Nelle pubblicità, nei media, nei film, emerge un valore ‘falsamente’ inclusivo dell’alcol. Ma i ragazzi dovrebbero capire che se si beve troppo, il gruppo esclude, emargina. L’alcol è la prima causa di morte fra i giovani, soprattutto per gli incidenti stradali collegati allo stato di ebrezza. Direi che l’età più a rischio è quella che va dagli 11 ai 24 anni. Si calcola che tra i 18 e i 24 anni il 24% di maschi affronta maratone di bingedrinking. Una tendenza pericolosa. Anche perché il 13% di tutte le intossicazioni alcoliche dei teenager sotto i 14 anni si risolve con una corsa al pronto soccorso”.

Fonte: La Repubblica  – Leggi l’articolo

Per approfondire: Istituto Superiore di Sanità

Scritto da: Letizia Mannino

I disturbi del sonno nei bambini

Anche i bambini possono soffrire d’insonnia ma, come spiega Paola Proserpio, neurologa del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale Niguarda di Milano, con caratteristiche diverse dall’adulto; infatti il bambino non vuole dormire e si sforza di stare sveglio mentre l’adulto vorrebbe dormire ma non ci riesce.  Nei primi 3 anni di vita, il 20-30% dei bambini presenta dei disturbi del sonno: percentuale che scende al 15% dopo i 3 anni. «Raramente le cause sono organiche – continua Proserpio -, per la maggior parte (più dell’80%) l’insonnia dipende da fattori psico-fisiologici, principalmente legati all’organizzazione della giornata, alla molteplicità di stimoli che si trovano intorno e alle abitudini date dai genitori (98%). Esistono anche le questioni organiche, le più frequenti sono: reflusso, disturbi dell’orecchio, asma, dermatite atopica».

Secondo Cristiana De Ranieri, psicologa clinica all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il disturbo nel dormire è spesso provocato da stati di ansietà, dovuti per esempio alla sempre maggiore consapevolezza di se stessi o della relazione esistente fra i genitori. Quindi potrebbe anche essere legato a processi di crescita e maturazione.

Fonte: Corriere della Sera – Leggi l’articolo

Scritto da: Letizia Mannino

Permesso, grazie, scusa

Permesso, grazie scusa: tre parole che si devono dire sempre, tre parole che devono essere nella casa; è il consiglio che Papa Francesco dà alle coppie nell’udienza di oggi 2 aprile dove ha concluso la catechesi sui Sacramenti parlando di matrimonio

(…) È vero che nella vita matrimoniale ci sono tante difficoltà, tante; che il lavoro, che i soldi non bastano, che i bambini hanno problemi. Tante difficoltà. E tante volte il marito e la moglie diventano un po’ nervosi e litigano fra loro. Litigano, è così, sempre si litiga nel matrimonio, alcune volte volano anche i piatti. Ma non dobbiamo diventare tristi per questo, la condizione umana è così. E il segreto è che l’amore è più forte del momento nel quale si litiga e per questo io consiglio agli sposi sempre: non finire la giornata nella quale avete litigato senza fare la pace. Sempre! E per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite che vengano a casa a fare la pace. E’ sufficiente un piccolo gesto, una carezza, ma ciao! E a domani! E domani si comincia un’altra volta. E questa è la vita, portarla avanti così, portarla avanti con il coraggio di voler viverla insieme. E questo è grande, è bello! E’ una cosa bellissima la vita matrimoniale e dobbiamo custodirla sempre, custodire i figli. Altre volte io ho detto in questa Piazza una cosa che aiuta tanto la vita matrimoniale. Sono tre parole che si devono dire sempre, tre parole che devono essere nella casa: permesso, grazie, scusa. Le tre parole magiche. Permesso: per non essere invadente nella vita dei coniugi. Permesso, ma cosa ti sembra? Permesso, mi permetto. Grazie: ringraziare il coniuge; grazie per quello che hai fatto per me, grazie di questo. Quella bellezza di rendere grazie! E siccome tutti noi sbagliamo, quell’altra parola che è un po’ difficile a dirla, ma bisogna dirla: scusa. Permesso, grazie e scusa. Con queste tre parole, con la preghiera dello sposo per la sposa e viceversa, con fare la pace sempre prima che finisca la giornata, il matrimonio andrà avanti.” (…)

Fonte: Udienza Generale del 2 aprile 2014

Video dell’udienza

Permesso, grazie, scusa tre parole semplici e importanti per il matrimonio ma che spesso vengono dimenticate o date per scontate; sono tre parole fondamentali in tutte le relazioni perchè esprimono rispetto e attenzione per l’altro; tre parole che andrebbero sempre usate e ricordate da credenti e non credenti.

Scritto da: Letizia Mannino

Vivere nell’incertezza

L’indagine LaST (Laboratorio sulla Società e il Territorio), promossa da Community Media Reasearch per la Stampa sulle diverse forme di progettualità della popolazione italiana, fa emergere un clima di incertezza diffuso e che attraversa le generazioni, anche se con modalità diverse.  Infatti i giovani mostrano un orientamento maggiormente ispirato al carpe diem, a vivere esclusivamente il presente, generato da un clima di incertezza che rende loro impossibile fare delle scelte definitive e progetti.

 Il clima di incertezza pesa anche per gli adulti, tuttavia questi mostrano una maggiore capacità di pensare progetti più a lungo periodo rispetto ai giovani.

Dall’indagine, quindi, i giovani risultano orientati in una dimensione di “presente continuo” e gli adulti invece in un “futuro prossimo”.

Fonte: La Stampa – Leggi l’articolo

Il tema dell’incertezza e della difficoltà a fare scelte e progettare ha inevitabilmente delle conseguenze anche sulle relazioni e sull’affettività. Ma componenti importanti di quest’ultime sono invece la stabilità e la sicurezza, dimensioni che rischiano di perdersi in questo vivere nel “presente” e nell’incertezza. Forse la  sfida di oggi è proprio riuscire ad evitare che anche le relazioni e gli affetti vengano travolti da una ‘prospettiva’ a brevissimo termine…

Scritto da: Letizia Mannino