Tutti gli articoli di Letizia Mannino

Matrimonio o rottura?

L’Ansa riporta la notizia dal titolo ‘Rottura o matrimonio, da scienza aiuto per sapere come andrà che parla di una ricerca dell’università dell’Illinois e pubblicata sul Journal of Marriage and Family da cui emerge che hanno più probabilità che una relazione affettiva porti al matrimonio le coppie dove il rapporto è focalizzato sul partner e sul suo benessere, mentre ne avrebbero meno le coppie dove il coinvolgimento è meno stabile o caratterizzato da alti e bassi.

I ricercatori hanno studiato per nove mesi 376 coppie con età di 20 anni circa e non sposate, e hanno individuato 4 categorie relazionali: le ‘drammatiche’ (34%), le ‘combattenti’ (12%) , le coppie ’socialmente impegnate’ (19%) e le coppie incentrate sul partner (30%). Secondo li studiosi è quest’ultima categoria che ha più probabilità di arrivare al matrimonio  e invece le coppie ‘drammatiche’ avrebbero più probabilità di arrivare a una rottura.

Lo studio da quanto riporta la notizia sembra fare riferimento alle probabilità che certe modalità  della relazione portino al matrimonio ma non si fa riferimento alla durata. La stabilità e l’impegno nel tempo potrebbero chiamare in causa anche caratteristcihe diverse come per esempio quelle che contraddistinguone le coppie definite ‘combattenti’.

Scritto da: Letizia Mannino

Generazione Neet

L’Università Cattolica di Milano fa la fotografia del fenomeno dei Neet, 2,4 milioni di giovani che non studiano e sono senza un impiego. Il demografo Alessandro Rosina commenta che si tratta di un livello allarmante che non è mai raggiunto nella storia. Risulta che il 66% dei “giovani adulti” vive a casa con i genitori, il 20% in più rispetto alla media UE.

Molti di questi giovani non hanno mai completato le scuole superiori ma sempre più spesso si tratta anche di laureati che non riescopno ad andare via da casa anche anni dopo la laurea.

Parla del fenomeno un articolo del quotidiano ‘La Repubblica’ che spiega come il termine Neet compare per la prima volta nel 1999 in un documento della Social exclusion unit del governo britannico ed è l’acronimo di “not in education, employment or training” e indica quei giovani che non sono impegnati nello studio, nel lavoro e nella formazione e comprende anche chi il lavoro ha smesso di cercarlo.

(altro…)

Scritto da: Letizia Mannino

Il Papa, la tavola in famiglia come condivisione del pasto e degli affetti

Il Papa nell’Udienza Generale di mercoledi 11 novembre ha parlato dell’importanza di recuperare l’esperienza della ‘conviviavilità’ in famiglia perché questa rappresenta “l’attitudine a condividere i beni della vita e ad essere felici di poterlo fare. È una virtù preziosa! Il suo simbolo, la sua ‘icona’, è la famiglia riunita intorno alla mensa domestica. La condivisione del pasto – e dunque, oltre che del cibo, anche degli affetti, dei racconti, degli eventi…

E prosegue il Papa sul tema :«La convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti, se in famiglia c’è qualcosa che non va, o qualche ferita nascosta, a tavola si capisce subito. Una famiglia che non mangia quasi mai insieme, o in cui a tavola non si parla ma si guarda la televisione, o lo smartphone, è una famiglia ‘poco famiglia’» (…)

Fonte: Radio Vaticana, Papa: a tavola far tacere tv e smartphone non la famiglia

Toscana Oggi, Papa Francesco, udienza «a tavola si capisce se in famiglia c’è qualcosa che non va»

Scritto da: Letizia Mannino

Leggere aiuta a comprendere se stessi e gli altri

Uno studio ha evidenziato come la lettura aiuti a sviluppare e affinare le competenze relazionali e di comprendere i sentimenti degli altri. Capacità importantissime nella vita sociale in genere e nelle relazioni affettive.

Ricercatori americani e canadesi hanno sottoposto a Risonanza Magnetica Funzionale dei volontari mentre leggevano brani di romanzi, riviste ecc. mettendo in evidenza come anche in relazione alla tipologia di testo si attivano aree diverse del cervello. Ad esempio in presenza di brani che descrivono persone e pensieri si attivano la corteccia cerebrale prefrontale mediale, nella zona anteriore del cervello mentre brani più a  contenuto fisico attivano i lobi temporali mediali e il giro temporale mediale anteriore, situati a livello delle tempie.

L’articolo  ‘Perché un buon romanzoriesce a «massaggiarci» i neuroni’ pubblicato dal ‘Corriere della Sera – Salute’ parla dello studio e spiega come l’impegno delle aree del cervello citate  durante la lettura costituiscano il substrato neurobiologico dell’effetto della narrativa sulla psiche; comportano infatti un incremento delle abilità relazionali e dell’empatia, tutte caratteristiche connesse alla cosidetta ‘ teoria della mente’.

Scritto da: Letizia Mannino

Sesso ‘forzato’…

La rivista scientifica British Medical Journal parla del ‘chemsex’ una moda che si sta diffondendo di fare solo sesso per più giorni con l’aiuto di psicofarmaci e droghe senza dormire e senza mangiare.

Riferiscono della notizia l’Agenzia Ansa con l’articolo ‘Da Gb allarme per nuova moda chemsex, sesso e droga insieme‘, il Corriere della Sera con ‘L’illusione dell’amore chimico‘ e altri quotidiani. Il fenomeno non è soltanto sociologico ma pare stia diventando un’emergenza sanitaria, almeno in Gran Bretagna; è per questo che il British Medical Journal ne parla. Infatti questi comportamenti comportano rischi di infezioni e malattie, gravidanze non desiderate e disturbi psichici correlati all’uso di droghe.

Per il ‘chemsex’ come per le altre forme di eccessi è fondamentale porre l’attenzione oltre che sulle conseguenze per la salute anche sui motivi sottostanti che spingono alcuni individui a mettere in atto comportamenti altamente rischiosi per sè e per gli altri.

E’ quindi importante, in particolare per educatori e famiglie, cercare di prevenire questi problemi agendo sulle cause che possono favorirli.

Scritto da: Letizia Mannino

Il gioco degli scacchi per educare….

Il gioco degli scacchi entra nelle scuole italiane. Un articolo del quotidino ‘La Repubblica’ riporta la notizia. Diverse ricerche avrebbero dimostrato come questo gioco può contribuire a migliorare il rendimento scolastico in particolare in matematica. Il Miur ha deciso di promuovere un progetto pubblico-privato per far entrare gradualmente nelle aule la disciplina. Già nel 2012 il Parlamento Europeo si era espresso favorevolmente rispetto all’introduzione degli scacchi nel sistema d’Istruzione europea.

In effetti gli scacchi permettono di sviluppare e affinare diverse capacità come, ma non solo, la pianificazione, la previsione, l’immaginazione, ecc.  Pur essendo un gioco con regole precise lascia spiazio alla creatività e allo sviluppo di strategie. Aiuta a rispettare le regole e i tempi dell’avversario pur mantenendo un livello adeguato di attenzione.

Il gioco degli scacchi oltre che a scuola può essere giocato a casa tra fratelli o anche con i genitori o altri parenti o amici.

Fonte, ‘La Repubblica, “A lezione di scacchi: “Giocare con torri e re aiuta in matematica

Scritto da: Letizia Mannino

Dibattito… fra genitori e insegnanti sulla moltiplicazione….

 Il ‘Corriere della Sera‘ con l’articolo ‘5X3 non è uguale a 5+5+5: il quiz di matematica che divide Internet’ racconta di un episodio relativo a un compito di matematica svolto da un bambino di terza elementare che è diventato fonte di dibattito su internet.

Una maestra ha assegnato il compito di tradurre la moltiplicazione 5×3 in addizione ripetuta e un bambino che aveva svolto l’esrcizio facendo 5+5+5 ha ricevuto un voto negativo perché la risposta giusta sarebbe stata 3+3+3+3+3.

Pare che i genitori abbiano invocato su internet la proprietà commutativa della moltiplicazione, non trovando quindi corretto un voto negativo.

L’articolo riporta il parere di una docente di matematica e fisica di un Istituto di un liceo nella provincia di Bologna che spiega come la valutazione del compito vada considerata rispetto al lavoro svolto in classe e che non va confusa la definizione e la proprietà di un’operazione (vedi articolo).

(altro…)

Scritto da: Letizia Mannino

Rapporto Censis sulla vita dei millennials…

Il rapporto del Censis ‘Vita da Millennials: web, new media, startup e molto altro‘ fa un quadro della situazione dei giovani fra i 18 e i 34 anni.

La Repubblica nell’articolo  ‘Millenials, i genitori versano quasi 5 miliardi per sostenerli’ riporta alcuni dati del rapporto come, solo per citarne uno, che 984 mila giovani sui 4,4 milioni che vivono da soli non riescono a coprire le spese mensili con il proprio reddito e spesso vengono aiutati dai genitori.

Infatti risulta che il reddito medio dei giovani che vivono da soli è di 22,9 mila euro mentre il reddito medio annuo degli italiani risulterebbe superiore di circa 7 mila euro.

Fonte, La Repubblica, Millenials, i genitori versano quasi 5 miliardi per sostenerli

Per approfondire: Censis, Vita da Millennials: web, new media, startup e molto altro

Scritto da: Letizia Mannino

Studio sul tradimento visto da uomini e donne

Uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di psicologia della Norwegian University of Science and Technologyo e pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, ha confermato l’idea che gli uomini e le donne reagiscono diversamente al tradimento e cerca di spiegare questa differente modalità alla luce delle teorie evoluzioniste.

Secondo Mons Bendixen coordinatore del gruppo di ricerca una possibile spiegazione risiederebbe nel modo diverso in cui nel tempo gli uomini e le donne si sono dovuti adattare alle sfide biologiche legate alla riproduzione, diverse nei due generi. L’uomo infatti attribuisce maggiore valore alla fedeltà fisica della partner perche gli garantisce la certezza della paternità mentre le donne, sicure della propria maternità, attribuirebbero più valore al fatto che il partner sia in grado di offrire sicurezza e protezione e quindi sentono come maggiormente pericoloso il tradimento emotivo.

Fonte, La Repubblica, Peggio il tradimento sessuale o quello emotivo? Uomini e donne, risposte diverse

Scritto da: Letizia Mannino

‘Collo da sms’ già nei bambini

Su Adnkronos salute la notizia del diffondersi anche nei bambini di 7 anni, adolescenti e adulti di curvatura anomale alla schiena dovute a un uso eccessivo del cellulare e a posture scorrette.

A portare l’attenzione sul diffondersi del problema di quello che è stato definito ‘collo da sms’ un chiropratico australiano James Carter di Niagara Park nella Nsw Central Coast.  Carter spiega che le modifiche alla colonna sono il frutto di ore passate chini a scrivere sms. Con il  tempo le persone invece di avere una curvatura naturale sembrano avere una schiena che è stata definita a ‘zainetto’ che può provocare dolore alla testa al collo e alle spalle.

La notizia pone l’attenzione ad un uso corretto dei dispositivi tecnologici non per gli aspetti cognitivi e relazionali  ma per gli effetti sulla salute fisica. Informazione che può essere utile in particolare a genitori e adolescenti, ma non solo.

Fonte notizia Adnkronos salute, Epidemia di ‘collo da sms’, radiografie mostrano bimbi ingobbiti a 7 anni

Scritto da: Letizia Mannino