Un’analisi condotta su 190 genitori e 148 bambini, pubblicato su Obesity, ha evidenziato che mangiare seduti a tavola in cucina o in sala da pranzo parlando della propria giornata, dei propri stati d’animo e di progetti per il futuro piuttosto che da soli sul divano, davanti alla tv o in camera propria, si associa a un indice di massa corporea più basso. Quindi non è importante solo cosa e quanto si mangia ma anche come, con chi e quando.
Della ricerca parla un articolo pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” dove si legge
“Che l’equilibrio con il cibo si raggiunge attraverso un equilibrio con se stessi e i familiari è in fondo il vero messaggio dello studio, che ha il pregio di spostare l’attenzione dalla dieta come mero calcolo delle calorie”
Gli autori della ricerca Brian Wansink della Comell Universitynegli Usa ed Ellen Van Kleef, della Wageningen University in Olanda sostengono che la tavola da pranzo è molto più del luogo in cui si mangia perchè rappresenta anche il luogo dove si incontrano supporto sociale e coinvolgimento familiare.
Le buone regole educative hanno un effetto indiretto e positivo sul peso anche perché favoriscono abitudini alimentari più corrette come per esempio il maggior controllo che possono esercitare i genitori su quanto e cosa mangiano i figli, maggiore equilibrio nelle porzioni ecc. Inoltre la mancanza di distrazioni dovrebbe permettere di apprezzare maggiormente i sapori.
Fonte: ‘La Repubblica’ del 5 novembre 2013
Lo studio citato contribisce giustamente a spostare l’attenzione dalla quantità di cibo e calorie (e quindi diete) alle motivazioni che portano ad abitudini scorrette. Nonostante quando si parla di sovrappeso venga frequentemente posta l’attenzione sulle diete, i fattori maggiormente in gioco possono essere di tipo emotivo.
Come è stato messo in evidenza anche nei quaderni della Salute, di cui si è parlato http://www.attraversolafamiglia.it/?p=305, ci possono essere fattori sociali, familiari, culturali che influiscono nello sviluppo di problematiche alimentari.
Inoltre chi presenta problemi di sovrappeso spesso è portato a sentire un forte legame fra aspetto fisico e autostima, tanto da finire per confondere il senso di capacità personale con l’aspetto esteriore. Mettere l’attenzione prevalentemente sulle calorie e quantità di cibo talvolta non aiuta perché non coglie il motivo principale sottostante all’aumento di peso.
Le componenti citate risultano particolarmente importanti quando si tratta di bambini e adolescenti perché l’identità e l’autostima sono ancora in fase di formazione.
Di: Letizia Mannino