Finita la scuola si apre il dibbattito sul modo di roganizzare le giornate di bimbi e ragazzi. Il corriere della Sera dedica all’argomento l’articolo ‘Aiuto, la scuola è finita! L’incubo dei corsi estivi: che fine ha fatto la noia?’ che riporta il parere di alcuni pedagogisti.
Daniele Novara spiega come la condizione infantile sia molto cambiata rispetto a 30 anni fa e oggi si caratterizza per una maggiore artificiosità, Non cè più l’imparere ad andare in bicicletta nel cortile, magari guardando gli altri ragazzini, ma piuttosto corsi e attività che non lasciano la possibilità di organizzarsi :«Ai bambini piace fare una cosa sola al giorno, non mille. E magari ripetere lo stesso gioco più e più volte perché attraverso quella ritualità diventano sempre più competenti e acquisiscono sicurezza».
Di: Letizia Mannino