Un articolo sul Corriere della Sera Salute affronta il tema dell’uso delle tecnologie digitali in infanzia e adolescenza. Secondo un recente studio statunitense vanno riviste le linee guida sull’uso di televisione e computer, dell’American Academy of Pediatrics, pubblicate oltre dieci anni fa quindi prima della diffusione dei nuovi cellulari e degli iPad.
Infatti i limiti che vi erano previsti, schermi vietati ai bambini prima dei due anni di età e massimo 2 ore al giorno per i più grandicelli, sono stati oggi ampiamente superati con le nuove tecnolgie. Secondo un’indagine, condotta su oltre 2600 ragazzini fra otto e sedici anni, il 63 per cento passa ore a giocare o sui social network, col tablet o con il telefonino. Situazione analoga in Italia dove un’indagine conoscitiva sull’infanzia e l’adolescenza condotta due anni fa da Eurispes e Telefono Azzurro, mostra che il 38 per cento dei bambini al di sotto dei due anni ha già usato un dispositivo mobile per giocare o guardare video, mentre a otto anni il 72 per cento maneggia abitualmente tablet e cellulari dei genitori.
Di: Letizia Mannino