Il Rapporto OCSE-PISA 2012 sulle competenze finanziarie dei giovani evidenzia che i quindicenni italiani hanno una alfabetizzazione finanziaria inferiore a quella dei coetanei dei paesi OCSE partecipanti. Uno studente su cinque non raggiunge il livello base di competenze.
La competenza finanziaria per il rapporto viene definita come “la conoscenza e la comprensione dei concetti e dei rischi finanziari unite alle competenze, alla motivazione e alla fiducia in se stessi per utilizzare tale conoscenza e comprensione al fine di prendere decisioni efficaci in un insieme di contesti finanziari, per migliorare il benessere finanziario delle singole persone e della società e consentire la partecipazione alla vita economica”.
Il paese che ha ottenuto i risultati più alti è Shanghai (Cina) dove in media gli studenti nelle prove di alfabetizzazione finanziaria hanno ottenuto un un punteggio medio di 603 punti, ossia 103 punti in più rispetto alla media dell’area dell’Ocse.
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Sul Corriere delle Sera Chiara Monticone dell’Ocse spiega: “L’alfabetizzazione finanziaria non è una materia come le altre. La sua introduzione è recente e molto variabile tra i singoli Paesi e poi non s’impara solo sui banchi. Questo tipo di competenze è legato anche al contesto familiare, a quanto si parla di soldi in famiglia, magari ai primi lavoretti part-time, ci contatti con prodotti finanziari di base come bancomat o conto in banca”
Fonte: Corriere della Sera – Leggi l’articolo
La famiglia risulta importante quindi non solo come contesto di relazioni affettive ma anche come ambito dove si dovrebbero acquisire le principali competenze per la vita.
Di: Letizia Mannino